La nostra mission: sostenibilità e sviluppo sociale

LA NOSTRA MISSION: SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO SOCIALE

La Cantina è parte del grande progetto sociale della Comunità Evaristiana a sostegno delle proprie attività sociali.

I giovani trovano spazio nel “Progetto Sociale Evaristiano”: è infatti priorità la loro formazione per la crescita fisica e spirituale ed il loro inserimento nel contesto sociale.

La mission dell’azienda, parallelamente a creare buon vino, è far loro scoprire che il mondo produttivo può contribuire allo sviluppo ed al progresso della società, favorendo la crescita delle persone coinvolte con amore e rispetto

Vi presentiamo alcuni dei ragazzi più rappresentativi:

Raimondo

Allegro, positivo e sensibile nei confronti degli altri.

Ha 44 anni e fa parte della famiglia evaristiana dal 1987. Per vicissitudini della vita è rimasto in comunità. Facendo parte della famiglia si rende parte attiva quando vede gli operatori svolgere le attività del settore agricolo. Nel suo ideale è disponibile e si  immedesima nel ruolo del protagonista come organizzatore della giornata: cosa fare, dove andare, quale uva da raccogliere. Con la solita domanda finale: “Cosa c’è domani a mangiare dopo che torniamo da vendemmiare?”. Ama la vendemmia, anche perché da buongustaio apprezza gli spuntini di fine giornata: infatti durante la vendemmia si mangia e si festeggia. Ha perciò voglia di dimostrare le sue capacità e farsi riconoscere come un bravo  coordinatore.

Questo  lo aiuta a stare sereno, a mantenere alta la sua autostima, in altre parole a renderlo contento.

Partecipare, per lui è gioia.

Nicola

Attento e rispettoso.

In comunità dal 2017, come parte della famiglia partecipa alla vendemmia in base alle sue possibilità dando una nota di sana allegria a tutti. Il mondo agricolo lo gratifica e lo stimola, in quanto  rappresenta un momento di festa, di svago e di condivisione.

Alessandro

Riservato, educato e altruista.

Veterano della comunità, inizialmente chiuso e diffidente nei confronti negli altri. La visione delle attività della Cantina e della vendemmia gli hanno permesso di aprirsi agli altri, di stare più sereno in mezzo alla gente, e anche di rendersi utile. Partecipa, adottando i suoi tempi, ricercando nell’impegno, puntuale e ordinato, motivo di gratificazione personale, tanto che  gradatamente ha imparato a interagire e collaborare con agli altri componenti della squadra. Ha fatto un eccellente percorso di vita, che lo ha portato ad essere più sicuro di sè, anche perché si sente parte di una famiglia (la comunità), che gli ha dato affetto, umanità e rispetto.

Partecipare a queste attività lo aiuta a stare sereno, e a trovare il suo ruolo nella squadra alla quale  si onora di appartenere.

Luigi de Giorgi

In comunità dagli anni ‘80.

Conosce i segreti della vigna e il lavoro in campagna. Poeta e sognatore, i suoi versi sono molto apprezzati da tutti. Protettivo e altruista, si sente il custode dell’azienda e delle suore. Anima il gruppo con i suoi racconti e le sue poesie, alle quali affida i momenti trascorsi in condizioni di salute più favorevoli.

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